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16-07-2019

ARRIVA ANCHE IN ITALIA IL BRACCIALETTO SALVAVITA LIGHT BRINGER

Una tecnologia in grado di tracciare i dati biometrici della persona e lanciare in autonomia allarmi.

Intek Sicurezza

“Il tuo personale angelo custode” è lo slogan che capeggia nella homepage di presentazione di Light Bringer.

Parliamo di un braccialetto salvavita in grado di tracciare i dati biometrici della persona che lo indossa attraverso sensori indossabili che consentono di reagire in brevissimo tempo alle eventuali emergenze fisiche. Infatti, utilizzando il dispositivo si può garantire il controllo della salute dei lavoratori, con la potente capacità di segnalare incongruenze che riguardano l’ossigenazione, la temperatura e il battito cardiaco, stress e persino gli attacchi di panico, in tempo reale. E questo anche nelle peggiori condizioni di copertura internet.

Il dispositivo può contribuire ad aumentare il livello di sicurezza nel luoghi di lavoro, dando all’azienda la possibilità di monitorare i lavoratori - ad esempio - che svolgono mansioni considerate ad altro rischio come le attività in ambienti confinati, oppure quelli che svolgono lavori solitari o ancora chi lavore in luoghi remoti o pericolosi persino senza linea telefonica.

Il funzionamento è presto detto: Light Bringer si basa sulla rilevazione in tempo reale (proprio tramite sensori biometrici quali la frequenza cardiaca, la temperatura esterna della pelle e la posizione della persona nell’ambiente) di dati che vengono rielaborati in tempo reale secondo specifici algoritmi di intelligenza artificiale. Grazie a questi algoritmi specializzati il sistema è in grado di sollevare allarmi combinando i valori provenienti dai sensori trasmettendo i dati elaborati ai soccorsi insieme alla geolocalizzazione e, eventualmente, al tragitto percorso nell’ultima ora da colui che necessita aiuto. Lo stesso sistema è inoltre in grado di gestire contemporaneamente più dispositivi indossabili tramite un concentratore e, in assenza del segnale di trasporto dati, è comunque in grado di allarmare chi è monitorato dal servizio. Una volta intercettato un evento potenzialmente pericoloso tramite l’analisi dei dati, la centrale operativa effettua una prima chiamata di controllo, allertando il medico di centrale e, se necessario, geolocalizza la persona e può allertare i soccorsi, indipendentemente dalla posizione geografica della vittima.

La validità preventiva di questa apparecchiatura è inoltre testimoniata dalla possibilità di ottenere (attraverso la presentazione dei modelli OT20/OT24) di uno sconto sul premio assicurativo Inail.

Come riportato sul sito, “il sistema risulta strategicamente utile per industrie minerarie, estrattive ed energetiche, compagnie assicurative, società di sorveglianza, e Dipartimenti della Difesa, ma è innanzitutto un mezzo che permette di preservare la sicurezza delle persone, dei propri figli, degli anziani e dei diversamente abili”, contemplando ovviamente anche l’universo dei lavoratori.

Certo, questo tipo di attenzione e tutela può essere percepito come una sorta di aumento di “controllo” da parte dell’azienda rispetto ai propri dipendenti; eppure, con le dovute limitazioni di privacy, può essere considerato come un ulteriore passo in avanti tecnologico per aumentare la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

 

Per maggiori informazioni: http://www.safety4health.com/prodotti.html